10/30/2016

Autiere Giovanni Capanna - di Walter De Berardinis

Autiere Giovanni Capanna Lutto nel comitato “Per non dimenticare – Cefalonia 1943” Scompare l’ultimo reduce teramano dei fatti di Cefalonia Già poliziotto e autista del Prefetto di Teramo negli anni ‘70 Teramo.


Nel tardo pomeriggio di oggi, 19 marzo, presso la casa di riposo De Benedictis di Teramo, è scomparso all’età di 92anni il reduce Giovanni Capanna, l’ultimo militare della provincia di Teramo testimone vivente degli atroci fatti di Cefalonia in Grecia nel 1943. Lascia la moglie Maria Giuseppina Cacchio, il figlio Enrico e il cognato Carlo Cacchio. I funerali si sono tenuti lunedì mattina alle ore 10,30 nella chiesa di San Berardo a Teramo. Nato ad Arischia (frazione de L’Aquila) il 1 agosto 1923, partito alla volta della Grecia come autiere in forza al 17° fanteria addestramento volontari “Acqui”, nel 1941 parte per il fronte greco-albanese per combattere a Himara, Vunci e Val Shushiza. Nel 1942, al termine della prima fase del conflitto, viene trasferito sull’isola greca di Cefalonia dove viene catturato dai tedeschi dopo la resa dell'8 settembre 1943 e coinvolto nei famosi e tragici fatti di Cefalonia. In particolar modo ebbe l’ingrato compito di fare la spola, insieme ad altri suoi colleghi autieri, tra i campi temporanei di prigionia e le fosse comuni dove furono trucidati i soldati italiani. Grazie all’aiuto dei partigiani greci riuscì ad evadere ed unirsi alle bande locali per cacciare l’invasore tedesco. Successivamente alla fine della guerra rientrò in patria con mezzi di fortuna, arruolatosi in Polizia, prestò servizio presso vari distaccamenti in alcune località d’Italia, fino ad andare in pensione a Teramo come autista personale del Prefetto di Teramo negli anni ’70, dove peraltro decise di vivere con la sua famiglia. Giovanni, il 25 aprile del 2007, fu inviato ufficialmente come uno degli ultimi reduci viventi a Cefalonia con l’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, primo festeggiamento fuori dai confini nazionali, ed anche nel 2012 partecipò ricevendo alcune medaglie e diplomi ministeriali. Dal 2011, insieme al Comitato “Per non dimenticare – Cefalonia 1943”, costituito per ricordare i militari italiani morti a Cefalonia nel settembre del 1943, partecipava agli incontri culturali con le scolaresche del teramano, in particolar modo a Giulianova, Mosciano Sant’Angelo, Roseto degli Abruzzi ed altri plessi della provincia. In totale furono 6 i militari teramani morti nella carneficina sotto il fuoco degli ex alleati tedeschi: Giovanni Calvarese, Carabiniere del 7° battaglione, nato a Giulianova il 2 giugno 1920 e fucilato il 23 settembre 1943; Luigi Di Filippo, Carabiniere della sezione mista, nato a Mosciano l’11 settembre 1911 e fucilato il 14 settembre 1943; Antonio Piozzi, Sottotenente del 17° fanteria Aqui, nato a Nereto il 10 gennaio 1920 e fucilato il 24 settembre 1943; Emidio D’Angelo, 33° artiglieria, nato a Sant’Egidio alla Vibrata il 26 novembre 1922 e dichiarato disperso il 23 settembre 1943; Silvio Martella, tenente del 33° artiglieria, nato a Silvi il 26 agosto 1915 e fucilato il 22 settembre 1943; Marco Ciarroni, 33° artiglieria, nato a Teramo il 10 agosto 1916 e dichiarato disperso il 22 settembre 1943. Per il Comitato “Per non dimenticare – Cefalonia 1943” (Walter De Berardinis) 

10/25/2016

Walter De Berardinis: ringraziamenti per l’intitolazione del parco pubblico a Massimo Cerasi, già Presidente della CIA di Teramo; Consigliere Camera di Commercio di Teramo e Consigliere Banca Credito Cooperativo già Val Tordino.

Preg.mo Sig. Sindaco della Città di Giulianova
Francesco Mastromauro
Preg.mi Assessori della Città di Giulianova
Nausicaa Cameli, Germano Giovanardi, Gian Luca Grimi e Francesca Guerrucci
e.p.c. alla Commissione Toponomastica della Città di Giulianova
info@comune.giulianova.te.it, protocollogenerale@comunedigiulianova.it

e.p.c. al Presidente Nazionale della CIA-Confederazione Italiana Agricoltori
Dino Scanavino
segreteriapresidente@cia.it
e.p.c. al Presidente della CIA-Confederazione Italiana Agricoltori di Teramo
Roberto Battaglia
e.p.c. al Capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale
Federica Vasanella
f.vasanella@comune.giulianova.te.it
e.p.c. Direzione generale Banca di Credito Cooperativo dell'Adriatico Teramano
e.p.c. al Presidente della CCIAA TERAMO – Camera di Commercio di Teramo
e.p.c. Collegio provinciale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Teramo

e.p.c. alla stampa locale
Giulianova, 11 ottobre 2016.     

Oggetto: ringraziamenti per l’intitolazione del parco pubblico a Massimo Cerasi, già Presidente della CIA di Teramo; Consigliere Camera di Commercio di Teramo e Consigliere Banca Credito Cooperativo già Val Tordino.

Preg.mi in indirizzo,
con la presente voglio ringraziare pubblicamente, a nome delle due famiglie “Cerasi/De Berardinis”,  Lei e la sua Giunta per aver accolto la mia richiesta di intitolare un luogo pubblico in onore del giuliese Massimo Cerasi prematuramente scomparso il 1 ottobre 2006 a Giulianova, come da Vostra delibera di Giunta n° 176 della seduta del 6 ottobre 2016 ( online sul sito istituzionalehttp://serviziinterattivi.comune.giulianova.te.it:8090/enter?dettaglio=2016.2283) . Come Lei ha ben ricordato lo scorso 1 ottobre 2016 nel sotto Belvedere di Giulianova in occasione del decennale della sua scomparsa, ricorrenza organizzata dalla CIA-Confederazione Italiana Agricoltori di Teramo, era volontà di molti giuliesi e non, di ricordarlo con un segno tangibile e perenne per le future generazioni (questo il video del Suo discorso  https://www.youtube.com/watch?v=irBDLBn_Dj4 )
La scelta di intitolare il nuovo parco è stata più che mai azzeccata, visto che la natura, le radici con la propria terra e il legame con il suo territorio, fanno sì che Massimo Cerasiriviva in quella zona tra Via Ruetta Bompadre e Traversa Sechini, nella parte alta della città.
In attesa che l’iter amministrativo tra i vari enti vada a buon fine, La saluto cordialmente rinnovando i ringraziamenti, miei e delle famiglie “Cerasi/De Berardinis”.

In fede
Walter De Berardinis









Walter De Berardinis presenta il filmato dalle teche Rai “Il tunnel della malattia” Tavola rotonda sullo stato delle persone malate “Dalla parte di chi soffre”

L’Associazione Gigi Ghirotti presenta il filmato dalle teche Rai “Il tunnel della malattia”
Tavola rotonda sullo stato delle persone malate “Dalla parte di chi soffre”

Teramo. In occasione del suo decennale dalla fondazione, l’associazione abruzzese “Gigi Ghirotti” Onlus, in collaborazione con la Fondazione ISAL, l’AIL interprovinciale di Pescara-Teramo, la Croce Rossa Italiana – comitato locale di Teramo, l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, l’Artemia edizioni e giulianovanews.it, presentano un filmato dalle teche Rai: “il tunnel della malattia”, nella sala conferenze dell’Ospedale Civile “Mazzini” di Teramo, venerdì 7 ottobre 2016, dalle ore 16,30 con ingresso libero. Nel filmato l’esperienza negli anni 72’-74’ del giornalista del quotidiano La Stampa di Torino Gigi Ghirotti durante la sua malattia che si presta ad una profonda riflessione sullo stato della persona malata e delle difficoltà che ancora oggi attraversa. Al termine del filmato, seguirà una tavola rotonda “Dalla parte di chi soffre” con: Giuseppe Belfiore, Presidente Associazione Abruzzese Gigi Ghirotti; Claudio Boffo, Consigliere AIL Pescara-Teramo; Sorella Antonietta Campitelli, CRI-Teramo;Pasquale Elia, Presidente Associazione Erga Omnes e Gianvincenzo D’Andrea, Vicepresidente nazionale Fondazione ISAL. Presiede i lavori, Raoul Pomanti, Presidente Comitato locale Croce Rossa di Teramo, mentre il giornalista Walter De Berardinis modererà gli interventi. Durante i lavori, verranno presentati i tre libri della dott.ssa Samantha Serpentini in occasione della collaborazione editoriale con la Artemia editrice di Mosciano Sant’Angelo diretta da Maria Teresa Orsini: IL CAREGIVING ONCOLOGICO - Differenze di genere e di stress psicologico; LA CURA PSICOSOCIALE IN ONCOLOGIA - Nuovi standard e linee guida; 'LETTING GO' LASCIARE ANDARE - Potenzialità di applicazione in psiconcologia e nelle cure palliative.





Ufficio Stampa  - Artemia Edizioni, Via G. Pascoli, s.n.c. - C.da Ripoli,  64023 Mosciano S.A. - Teramo
Tel.: +39 085 802237 - Fax: +39 085 8071440 - Cell.: +39 347 5364795
info@artemiaedizioni.it - editoriale@artemiaedizioni.it - P.IVA 01677340679

richiesta indicazione toponomastica in onore e alla memoria del sindacalista giuliese Massimo Cerasi a 10 anni dalla sua morte (1 ottobre 2006- 1 ottobre 2016).



Preg.mo Sig. Sindaco di Giulianova
Avv. Francesco Mastromauro

e.p.c. alla Commissione Toponomastica della Città di Giulianova

e.p.c. al Capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale
Federica Vasanella

e.p.c. al Presidente della CIA-Confederazione Agricoltori di Teramo
Roberto Battaglia

e.p.c. Direzione generale Banca di Credito Cooperativo dell'Adriatico Teramano

   e.p.c. al Presidente della CCIAA TERAMO – Camera di Commercio di Teramo

e.p.c. agli organi di stampa abruzzesi
vs. sedi istituzionali

Oggetto: richiesta indicazione toponomastica in onore e alla memoria del sindacalista giuliese Massimo Cerasi a 10 anni dalla sua morte (1 ottobre 2006- 1 ottobre 2016).

Egregio Signor Sindaco,
                          il sottoscritto, Walter De Berardinis, in qualità di cognato del defunto Massimo Cerasi, visto la disciplina in materia di intitolazione di Via e Piazze (le leggi che disciplinano la materia: il r.d.l. 1158/23, convertito dalla l.473/25; la 1188/27; art. 41 del d.p.r. 223/89), interprete altresì di una vasta e sensibile adesione popolare, con la presente Le manifesto la richiesta di voler intestare, secondo le scelte della commissione, in onore e alla memoria di mio cognato, una strada, una Piazza, un parco, un edificio pubblico, sala pubblica, ed altri luoghi di interesse pubblico con la denominazione “Massimo Cerasi– Sindacalista”.
Con il suo ruolo di dirigente appassionato all’interno della CIA, fin da ragazzo si era impegnato nel mondo sindacale-agricolo prima con l'Alleanza contadina, poi con la Confederazione Italiana Coltivatori ed infine con la Confederazione Italiana Agricoltori, di cui era l'attuale Presidente Provinciale di Teramo nel momento del suo decesso. Durante la sua attività sindacale si era impegnato anche nel mondo politico giuliese con il PCI prima, poi PDS ed infine con i DS. Anche con gli altri movimenti sindacali della nostra provincia si era tanto battuto per la difesa dei lavoratori della terra. Per la sua grande e sincera disponibilità umana e morale in difesa dei più umili e soprattutto dei lavoratori tutti, credo sia giusto che la sua figura sia degna non solo di essere onorata, ma anche ricordata alle future generazioni attraverso l’intitolazione di una strada, una piazza o altro luogo pubblico che Voi riterrete più opportuno.
La mia richiesta non contiene faziosità o retorica, poiché credo che medesima considerazione e giudizio hanno espresso su mio cognato anche quanti non si riconoscevano nelle sue battaglie e nelle sue idee politiche. RingraziandoLa anticipatamente per la Sua riconosciuta sensibilità e sicuro di quanto sopra, Le mando i più cordiali saluti
Giulianova, lunedì 26 settembre 2016.
Walter De Berardinis

Un ricordo di Massimo Cerasi
Il 1 ottobre 2006, alle ore 7,00, presso la sua abitazione a Giulianova Alta in località Casale nella frazione di Case di Trento di Giulianova, scompariva all’età di 44anni il sindacalista Massimo Cerasi, Presidente Provinciale della Cia di Teramo in carica. Era nato a Giulianova il 25 novembre del 1961, fin da ragazzo si era impegnato nel mondo sindacale-agricolo prima con l'Alleanza contadina, poi con la Confederazione Italiana Coltivatori ed infine con la Confederazione Italiana Agricoltori, di cui era l'attuale Presidente Provinciale di Teramo. Iscritto all’Albo Professionale degli Agrotecnici del Collegio di Teramo, durante la sua attività sindacale si era impegnato anche nel mondo politico giuliese con il PCI prima, poi PDS ed infine con i DS. In seno al suo partito di appartenenza aveva ricoperto vari ruoli dirigenziali: Consigliere Comunale nella sua città natale e Assessore al Commercio nella Giunta Arboretti. Negli ultimi tempi per i DS era membro della segreteria comunale e componete del coordinamento dell'Ulivo di Giulianova. Fu anche consigliere della nascente Banca di Credito Cooperativo Val Tordino di Mosciano Sant'Angelo; Consigliere e Membro della Giunta Esecutiva della Camera di Commercio di Teramo e componente della Giunta Regionale della CIA-Abruzzo. Quel triste 1 ottobre del 2006, oltre a lasciare la moglie, Cinzia De Berardinis, rimasero orfani due piccoli bambini: Piergiorgio (all’epoca 3anni) e Federica (18 mesi). I funerali si svolsero il 3 ottobre 2006 presso il Convento dei Santissimi Sette Fratelli di Mosciano Sant'Angelo (TE) alla presenza di tantissime autorità civili.

2/09/2014

Giulianova. Richiesta modifica lapide dedicata all’illustre concittadino Gaetano Ciaffardoni.

Preg.mo Presidente della Commissione Toponomastica della Città di Giulianova
Alfonso Vella

e.p.c. al dimissionario Sindaco di Giulianova
Avv. Francesco Mastromauro

e.p.c. alla Presidenza dell’Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore
alle Reali Tombe del Pantheon

e.p.c. alla stampa locale.

Giulianova lì, 9 febbraio 2014.



Oggetto: richiesta modifica lapide dedicata all’illustre concittadino Gaetano Ciaffardoni.



Preg.mo Presidente,
                               nei giorni scorsi, in occasione del Bicentenario della Fondazione del Real Collegio di Teramo (1813-2013), a cura dello storico locale vibratiano, il Prof. Antonio Iampieri, è stato pubblicato il libro “Studenti dell’Ottocento – dieci storie di vita, di morte, di giovanile sentire al Real Collegio di Teramo tra timori e speranze (1813-2013)”, pag. 967, stampato in proprio, Colonnella, 2013. Nel capitolo secondo, dal titolo “Gaetano Ciaffardoni ovvero dieci anni al Real Collegio”, viene trattata la storia umana e professionale del primo Sindaco dell’unità d’Italia, che accolse il Re Vittorio Emanuele II che entro nella prima città del Regno di Napoli appena conquistato da Giuseppe Garibaldi. Nella parte finale del saggio, pag. 266, lo storico Iampieri scrive quanto segue in relazione alla lapide apposta nel 1989 dall’amministrazione comunale all’entrata principale del Cimitero comunale: “…al di là di questo aspetto, il rigore scientifico impone, purtroppo, di evidenziare che Gaetano Ciaffardoni non nacque nel 1813, come è riportato nella lapide, ma nel 1812.”

                                  Credo, anche se l’amministrazione nei prossimi giorni verrà commissariata, di dar seguito alla sua modifica della data di nascita, ma anche di una parte della frase sulla lapide quanto mai fuori luogo che recita “morì povero” in “di grandi ideali patriottici”.

Sicuro di quanto sopra, Le porgo distinti saluti.


Walter De Berardinis
(Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon)

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